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ROSA, ROSA, ROSA…

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Come per tutti i colori composti esistono infinite tonalità di rosa. Dal rosellina tenue, quasi impalpabile al rosa shoking che come dice il nome equivale a una cartellata sul muso.
Il ROSA è sempre una variante del rosso e anche nelle tonalità più tenui mantiene, magari in dosi omeopatiche, la carica vitale e l’aggressività del colore primario da cui nasce. Per questo in passato era il colore ad esclusivo uso maschile lasciando all’azzurro “vergineo” rappresentare la femminilità.
Oggi il rosa è il colore più pop che ci sia, trasgressivo, leggero, allegro e provocatoriamente unisex.
Nell’interior design e nella grafica, nell’abbigliamento e nella ceramica è un colore che ama farla da padrone in total look percorsi da decori e fili d’oro, colore che moltiplica le sue valenze pop e dal nero che ne argina  il dilagare in contrasti positivo–negativo.
Come il rosso, il bianco, il nero e l’oro che ne costituiscono la palette ideale di riferimento è un colore dalla forte carica simbolica. Impregnato da un sottile erotismo, dilaga nella passione sfrenata accostandosi a texture geometriche o nature, nere e oro. Il bianco ci gioca con ironica innocenza esaltando sino all’eccesso il suo lato puerile.
Un colore che esprime libertà, audacia e gioia di vivere.

Foto in bianco e nero

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Una turista giapponese si affaccia a una finestra della Pedrera  mentre telefona. Una foto così come tante, che desaturata acquista un certo fascino nelle tonalità dei grigi. Il bianco e nero esalta la composizione e le forme, cancella il tempo, riempie di significati anche le situazioni più banali, gli oggetti più insignificanti. Anche la foto più stupida in bianco e nero si trasforma e comunica messaggi inaspettati.

Cos’è successo? Com’è avvenuta la magia?
Semplice! Siamo usciti dalla realtà. L’immagine che stiamo guardando non è più la foto di una bella ragazza che guarda dalla finestra o di un panzone che legge il giornale sdraiato sulla sabbia. L’immagine in bianco e nero, ma anche quella dove i colori sono stati stravolti da una saturazione eccessiva o sono diventati pastelli polverosi, comunica il pensiero, l’emozione, l’intento creativo. La realtà per quanto bella sia è noiosa, la creatività emoziona sempre!

Colora i tuoi mobili vecchi

mobili_colorati_a_634Abbiamo tutti dei mobili vecchi, roba degli anni sessanta o magari di un paio di decenni prima, nulla a che vedere con l’antiquariato, oggetti strani con le maniglie in ottone, grandi specchiere e piani in cristallo. Magari stanno in garage o in soffitta da una vita, non sono proprio brutti ma non c’entrano nulla con l’arredamento che abbiamo ora. Allora perché non trasformarli con un violento restyling cromatico. E’ incredibile come una botta di colore cambi completamente il significato di un qualsiasi mobile riqualificandolo, da vecchiume a segno pop, da ammuffito ciarpame a chicca vintage. I nostri mobili vecchi colorati mantengono l’aura nostalgica del tempo ma rivivono con l’aggiunta di una spudorata grafica optical o flowers, a righe o a pois, o con una qualsiasi texture inventata con un timbro di spugna o con i rulli fatti apposta.
Anche solo una bella tinta uniforme, rosso, giallo, turchese, renderà il comodino della nonna un contenitore strachic da esibire come una scultura d’autore.
Il lavoro è semplicissimo e la parte più difficile sta tutta nel trovare il tempo e la voglia.
Tolti eventuali cassetti, smontate le antine e gli specchi, insomma disarticolato il nostro comò, la cassettiera, l’armadio o il comodino, per le sedie di solito è tutto molto più semplice, a quel punto daremo a tutte le parti una passata con la carta vetrata fine, una cosa leggera, servirà solo ad aumentare il grip della vernice. Poi, pulite le superfici con un panno, maschereremo con del nastro carta da pittori, le parti che vorremo preservare e a quel punto potremo cominciare a stendere il colore con dei piccoli rulli.
Per il colore consiglio le vernici acriliche, ce ne sono di buonissime, di tutti i colori, vanno diluite con pochissima acqua, non puzzano e asciugano relativamente in fretta.
Il segreto per ottenere risultati perfetti è proprio attendere che il colore steso sia asciutto prima di procedere con un’altra mano dello stesso colore o, a maggior ragione, con altri colori.
Attenzione, meglio acquistare il colore già fatto, i colorifici sono in grado di produrre qualsiasi colore scelto, nel caso invece vogliate fare gli artisti davvero, ricordatevi di comporne una quantità sufficiente a terminare l’opera, doverlo rifare della stessa tonalità potrebbe non risultare facilissimo.
Solo un po’ di pazienza e i vostri mobili vecchi colorati vi daranno grandi soddisfazioni!

Food-design – una verniciata al pollo?!

In una delle tante scorribande nel mare della rete mi sono imbattuto in un sito in cui tra le altre cose si vendono bombolette spray per colorare i cibi.
Volete una mela blu? Nessun problema, una spruzzata e viene perfetta. Vi sentite un po’ Venere e il pomo lo volete d’oro? Una spruzzata e fate prima di Zeus!
Se poi dovete rimediare ad un pollo leggermente bruciacchiato… no problem, facciamo d’oro anche quello che viene una figata!!!
Food-design? Innovazione? Libertà creativa? Devo confessare di sentirmi un uomo delle caverne ma preferisco vedere il colore dei cibi al naturale. I produttori garantiscono la commestibilità di tutto ma la lettura degli ingredienti di questi spray colorati commestibili non mi invoglia all’abbuffata:
Oro: additivi:. E943a, E943b, E944, etanolo, aroma, E555, E171, E172
Argento:additivi: E943a, E943b, E944, etanolo, aroma, E555, E171.
Rossa: additivi: E943a, E943b, E944, etanolo, . aromatizzanti, E555, E172
Blu: additivi: E943a, E943b, E944, etanolo, aroma, E555, E171, E133.
Chi volesse provare può fare una capatina su:
www.the-deli-garage.de

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