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BELLO è UTILE

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Quante volte abbiamo sentito la frase – l’importante è che sia utile, funzionale, non è importante che sia bello! –
Invece il bello è utile, vantaggioso economicamente e assolutamente indispensabile per comunicare l’azienda.

– Fa parlare di sé e si fa vedere.

– Emoziona e fa innamorare.

– É innovativo e stupisce.

– Ha tante cose da raccontare.

– Non è banale.

– Trasmette le capacità dell’azienda,

– e i suoi valori 

– É semplice

– Fa vendere

Realizzare un bel oggetto, un bel logo, un bel depliant o un bel catalogo, un bel sito internet, delle belle fotografie, un bel testo per il blog, per face book o per la tua newsletter… fare le cose bene e far sì che siano belle non costa di più e soprattutto tuoi investimenti in design e comunicazione non saranno controproducenti.

La creatività deve mostrare il progetto che la ispira!

Progettiamo insieme delle cose belle!

IL PRODOTTO DA GIOVANI

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Il prodotto da giovani non esiste!
Mi capita tutti i giorni di discutere del pubblico a cui è diretto un certo prodotto. Per semplificare, oggetto di lusso, della tradizione, fattura artigianale, prezzo elevato… il target è tra i quaranta e i sessanta, viceversa easy, modaiolo, di fattura industriale, slegato dai valori della tradizione, prezzo contenuto…  sarà un prodotto rivolto ad un target tra i 18 e i trenta/quarant’anni.
Troppo semplice!

Il ragionamento appena fatto sembra lapalissiano ma non lo è per niente. Il dato anagrafico oggi coincide solo marginalmente con le capacità di spesa e con i valori di riferimento. C’è un gran rimescolamento di ruoli, di valori, di necessità da appagare.
A prescindere dal portafogli, infatti per ogni fascia di mercato le logiche si ripetono, dalla fine degli anni sessanta la “giovinezza”, l’essere, l’apparire o l’essere considerati “giovani” è diventato un valore assoluto che se ne abbia consapevolezza o meno.
Figli tra i 18 e i trent’anni e genitori con venti trent’anni di più, frequentiamo gli stessi locali, ci vestiamo allo stesso modo, mangiamo e beviamo le stesse cose, facciamo vacanze simili.
Addirittura negli ultimi dieci anni ci siamo scambiati di posto. I ragazzini arcistufi di condividere jeans stracciati e scarpe da ginnastica con papà e mamma hanno iniziato a vestirsi e ad atteggiarsi come gli idoli dei nonni riempiendo le strade di cloni di Audrey Hepburn e Gregory Peck  sullo sfondo di una rediviva filosofia/moda/cultura hipster e rimescolando tutto.
Noi genitori non ci siamo lasciati spiazzare. In un secondo ci siamo buttati in questo tritamode prendendo quello che piaceva di più, le cose più facili… barbe, ciuffi e andandoci a riprendere le camicie a quadri sottratte dai nostri figli ai nostri genitori  appena l’altro ieri.
Poveri ragazzi, tutto inutile. Vogliamo essere sempre giovani. Qualsiasi nuova moda inventiate o riesumiate dalle nostre cassepanche sarà immediatamente anche la nostra.
Cari stilisti, designer, chef stellati, inventori di carabattole e artigiani inarrivabili…  Sia che s’inventi un aggeggio di plastica fluo o che si lavorino materiali nobilissimi con perizia manuale eccelsa l’obiettivo dovrà essere lo stesso:  farci sentire tutti… ggggiovani!
Quindi non esiste il “prodotto da giovani”.
O forse sì!
Di certo sono quelli comprati dagli ultracinquantenni.

Per disegnare e comunicare i valori del tuo prodotto occorre riflettere sull’identità della tua azienda, sui tuoi valori. Occorre essere veri.
Se vuoi, possiamo lavorarci insieme.

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